Metti l'ennesima domenica grigia, di pioggerella e temperatura mite. Metti la voglia di consolarsi in tavola con un buon piatto di mezze maniche con squacquerone, prosciutto crudo e rucola. Cosa manca? Un bel bianco, ed ecco allora spuntare dalla cantina uno dei Lugana presi a fine agosto all'Enoteca della Civielle, a Moniga del Garda. Il Ca'Lojera 2012 prodotto a Sirmione dalla famiglia Tiraboschi, proprietaria, appunto, dei 18 ettari della celebre azienda "Casa dei lupi".
Lugana Doc "Ca'Lojera" 2012
Intanto già l'etichetta è assai invitante perché rimanda a uno stile rustico e tradizionale che vuole prendere subito le distanze da qualsiasi idea di "prodotto industriale di massa". 120mila bottiglie suddivise in 9 etichette dal Lugana base fino al Merlot Monte della Guardia passando per un rosato e due spumanti non sono molte, e permettono all'azienda di mantenere sempre le radici ben piantate nella propria tradizione senza rischiare di fare il passo più lungo della gamba.
Il colore è giallo paglierino brillante e i profumi rimandano subito al sole e alle limoniere del Garda, con quell'aroma di agrumi freschi, melone bianco, biancospino ed erbe mediterranee, meravigliosamente intessuto su una pregevole linea minerale. Sensazioni che tornano alla bocca sostenute da una viva vena fresca che lascia in bocca una gradevolissima nota finale di scorzetta di limone.
Un vino di buon corpo, rotondo e generoso, che appaga l'assaggio senza lasciare spazio a indugi di sorta.
Abbinamento peraltro azzeccatissimo perché i 13 gradi del vino si stemperano nell'acquosità dello squacquerone, mentre l'acidità e l'aromaticità spingono a tutta la delicatezza e i profumi del piatto. Ottimo anche, a seguire, in compagnia di un pollo masala, nonostante per la decisa speziatura di questo piatto sarebbe stato ancora meglio la versione Superiore del Ca' Lojera, quella affinata in barrique. Solo acciaio invece per il base.
Voto: 86.
lunedì 18 novembre 2013
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