I terreni, in questa striscia collinare lunga poco più di 30 km, presentano una tale varietà di composizioni da permettere al riesling, che qui domina incontrastato i filari con quasi l'80% di presenza, di dare vita a un ventaglio di espressioni vinicole davvero entusiasmanti, favorito anche dalle diverse declinazioni sviluppate dalla tradizione vinicola locale.
Si va dalle versioni assolutamente secche e beverine di alcuni Riesling Kabinett "trocken" ("secco", appunto) per raggiungere le vette di complessità dei vari auslese botritizzati.
I suoli del Rheingau sono composti da scisti argillosi, quarzite, fillite, sedimenti del terziario e dal loess, la
polvere dell'era glaciale. Quest'ultimo, presente un po' ovunque, è alla base della delicatezza e della freschezza fruttata dei Riesling, così come la quarzite regala maggiore struttura ai Riesling della collina di Rüdesheim, e la marna argillosa a fondo valle rende la collina di Hochheim un'énclave per la produzione di eccezionali Pinot Nero che davvero poco hanno da invidiare ai grandi della cote de nuits.
Ma andiamo con ordine. Il viaggio inizia alla stazioncina di Walluf, direzione Kloster Eberbach, monumento monastico,cinematografico e, soprattutto, vinicolo. continua...
3 commenti:
Semplicemente una meraviglia, la rappresentazione dell'eccellenza. Quest'anno mi sono dedicato alla Borgogna, il prossimo sarà incentrato sulla culla del Riesling a partire dal Rheingau per arrivare alla Mosella.
Saluti
Eh sì, la Mosella è da fare, io andrò a Treviri e dintorni. Beaune e Mersault, nella loro bellezza essenziale, restano a mio giudizio impareggiabili. Peccato che l'ospitalità francese è molto lontana da quella teutonica.
Per favore non tocchiamo il tasto relativo all'ospitalità, altrimenti mi sale nuovamente il nervosismo e rischio di dire cose realmente stupide :D
A presto!
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