Dopo un piatto di squisiti pizzoccheri presso il rifugio Casera Vecchia andai a fare visita alla poco distante Casera Nuova, dove scoprii un Grasso d'alpe tanto memorabile che l'avrei usato come termine di paragone per tutti gli altri formaggi che avrei assaggiato negli anni successivi, Bettelmatt e Compté compresi.
Stiamo parlando dell'Olimpo del formaggio d'alpeggio. Bene, quest'anno dopo Ferragosto sono ritornato in Valvarrone per vedere se quella meraviglia provata anni fa fosse ancora almeno in parte confermata. Per la verità mi sarei già accontentato di ritrovare il giovane casaro che allora in sella a una moto da cross radunava le greggi delle capre (perché in questo bitto senza dop c'è cca il 20% di latte di capra), giusto per la soddisfazione di sapere che lassù c'è ancora un presidio del gusto portato avanti dalle nuove generazioni.
A questo link ho trovato un interessante articolo del 2016 su questi casari di Delebio e sullo Storico Ribelle, di cui il Varrone è la massima espressione.
Un formaggio senza compromessi e ricercatissimo perché, oltre a essere squisito, a differenza del Bitto Dop che ha un disciplinare più "elastico" ed esteso geograficamente, non ammette l'impiego di mangimi e seguita ad essere prodotto esclusivamente in alpeggio con gli attrezzi tradizionali (caldera di rame e forme di legno) e la consueta doppia mungitura giornaliera con l'aggiunta di circa il 20% di latte di capra (che nel Bitto invece è facoltativa e non supera il 10%). Lunga vita ai ribelli.
Bruna Alpina |
Capra Orobica |
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