venerdì 27 febbraio 2009

Wurstel fallici e gastronomia dopata

Se amate i wurstel non leggete questo post. Se siete i fedelissimi dell'hot-dog, quello che vi sparate all'uscita dallo stadio oppure al chiosco tra il benzinaio e il semaforo, di ritorno dalle vostri folli nottate alcoliche, abbandonate la pagina e tornate a cazzeggiare su facebook. Sto per svelarvi quali sono alcuni degli ingredienti del vostro tremolante e cadaverico salsicciotto preferito. E dubito che, dopo averlo saputo, continuerete a ingollarlo di gusto e a fare le solite stupide battute ammiccanti l'organo sessuale maschile.
Prima però, vi dico due-tre cosine su degli altri alimenti. Vi chiederete "ma che cacchio c'ha questo oggi?" Niente. E' solo che ai corsi per diventare sommelier insegnano anche come riconoscere un prodotto di qualità da quelli fatti in fretta e furia per soddisfare l'avidità del mercato, oppure addirittura confezionati con lo scarto dello scarto della materia prima iniziale. E in questi giorni abbiamo parlato di carni e salumi. Continua qui...

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