Finalmente comincio a capire cosa intendeva dire un mio amico e collega, grande esperto di metodo champenois, quando mi avvertiva di stare alla larga dallo Champagne perché, il giorno in cui avrei aperto le porte alle sue bollicine, non ci sarebbe più stato altro Dio all'infuori di lui.
Sabato sera, ore 23 circa. Di ritorno da una pizza con amici passeggiamo nel minuscolo centro storico di Lecco, muovendoci come una nave rompighiaccio tra la folla delle meglio gioventù brianzola assiepata intorno alle solite 3-4 tipe scosciate, involontarie promotrici dei veleni dei soliti 3-4 bar con tavolini per la strada. Ci facciamo largo tra un tintinnio di Beck's, Ceres, Mojito e Corona e ci infiliamo in uno degli ultimi vicoli dal sapore manzoniano rimasti nella città di Renzo e Lucia, i cui eredi sono ormai diventati tutti piccoli imprenditori di mutande, calzature e happy hour.
Infilata in un'accogliente cantina tra una piazza e un romantico sottopassaggio frequentato quasi solo dai netturbini di prima mattina, l'Osteria del Torchio è un'oasi di genuina vitalità nel p(i)attume omologante che grava sulla cittadina.
Ed è qui che chi ama il vino può trovare di che dissetarsi dopo la passeggiata nel deserto. Cediamo agli interisti felici per il primo scudetto davvero meritato e ordiniamo lo Champagne meno costoso dei tre in lista. Solo 32 euro per il Carte Or Brut della Maison Doquet-Jeanmaire di Vertus, récoltant et manipulant biologico nel sud de la Côte de Blancs.
Raffinatissimo Blanc de Blancs
Perlage finissimo e infinito per questa cuvée tutta chardonnay dal bel colore brillante. Profumi fini ed eleganti di lieviti, agrumi, frutta fresca, fiori d'acacia, latte di mandorle. Gusto fresco e sapido, pieno e succulento, morbido e di ottima struttura, perfetta espressione della sua ricchezza aromatica.
Strepitoso finale di agrumi freschi e mandorle, su una scia sapida molto gradevole che invita a un nuovo assaggio. Il classico vino-rivelazione che può essere un ottimo punto di partenza per andare alla scoperta della Champagne vera, quella senza lustrini e con umanità da vendere. A un prezzo assolutamente accessibile.
N.T.
P.S. La padovana Balan è l'importatore italiano degli Champagne Doquet-Jeanmaire.
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