A mio modesto parere la ribona è uno dei migliori vitigni a bacca bianca d'Italia. Del resto non stiamo parlando di un'uva nota solo a pochi fanatici estimatori dell'"autoctono a tutti i costi", bensì di un vitigno che i più recenti studi sul dna della vite hanno riconosciuto come parente stretto dell'illustre verdicchio. Pare appurato si tratti infatti della varietà maceratese dell'uva tipica dei Castelli di Jesi e della zona di Matelica. Non a caso la ribona è meglio conosciuta come maceratino.
Io che amo il Verdicchio in tutte le sue forme e declinazioni, compreso quel Lugana fatto con il verdicchio che sul Garda prende il nome di trebbiano di Lugana, mi sono appassionato alla Ribona al primo assaggio. Vinitaly 2008, stand dell'azienda Boccadigabbia.
Colli Maceratesi Doc Ribona "Le Grane" 2007
Se negli ultimi anni la Ribona sta riuscendo a guadagnare spazi sempre maggiori nel vigneto maceratese, lo si deve anche a produttori seri e onesti come Elvidio Alessandri, che studiano ogni minimo dettaglio nella produzione dei loro vini, mettendo il vitigno giusto al posto giusto e adottando in cantina le pratiche più adatte per valorizzare le grandi uve del territorio, siano esse internazionali o autoctone.
Prendiamo la Ribona "Le Grane", che potremmo impropriamente definire una sorta di "ripasso" della versione classica del bianco maceratese. Finita la prima fermentazione, al vino si aggiungono nuove uve da vendemmia tardiva, dando inizio a una seconda fermentazione che conferisce nuova concentrazione e bouquet aromatico. Proprio per preservare la ricchezza degli aromi tipici del vitigno non si usa la barrigue, e infatti il vino presenta una deliziosa concentrazione di note di frutta gialla matura mai dolciastre o "stucchevolmente vanigliose".
In bocca ha un meraviglioso nerbo fresco, morbido e sapido, e restituisce tutte le deliziose sensazioni fruttate olfattive con l'aggiunta di un piacevole retrogusto amaricante che non fa che confermare la sua illustre discendenza dal Verdicchio.
Di ribona e maceratino ne sentiremo certo parlare nei prossimi anni. Nel frattempo andiamo a conoscerla di persona, magari già al prossimo Vinitaly.
Nicola Taffuri
*Dello stesso produttore:
"Akronte" 2004
"Saltapicchio" 2005
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento