giovedì 20 novembre 2008

Nuova Zelanda, il trionfo del Sauvignon

Quando, nel 1985, venne premiato a Londra come il miglior Sauvignon Blanc del mondo, anche i più eurocentrici furono costretti ad ammettere che, anche in altri continenti, si possono fare grandissimi vini. Migliori persino, ed è questo il caso, degli straordinari Sauvignon francesi della Valle della Loira.
In Nuova Zelanda, specie nella contea di Marlborough nell'isola sud, nascono da tempo i migliori Sauvignon del pianeta. Tra questi quelli dell'azienda Cloudy Bay di Cap Mentelle, rivelazione in quell'ormai lontano 1985, continuano a essere una grandissima certezza per tutti gli appassionati di questa tipologia di vini bianchi tanto profumati che, a definirli semi-aromatici, gli si fa quasi un torto.
Il loro bouquet, infatti, presenta una tale esplosione di eleganti sensazioni erbacee, fruttate e agrumate che, quando questa trova un buon riscontro anche in bocca, eleva questi vini ai vertici dell'enologia mondiale.
E' il caso, come detto, del Sauvignon di Cloudy Bay, che si trova facilmente in enoteca e su internet a prezzi che variano da 20 a 30 euro. Oppure di quello dell'azienda Mount Nelson, altrettanto invitante al naso ma un po' meno generoso in bocca. Ad ogni modo anch'esso un grande vino che costa appena 15 euro. Oltretutto questo Sauvignon è bilingue, visto che nasce in Nuova Zelanda da padre italiano, il Marchese-enologo Lodovico Antinori. Da notare che, entrambe le bottiglie, hanno il tappo a vite, una chiusura che stenta ad affermarsi nel nostro Paese ma che altrove sta ormai soppiantando il sughero, nonostante alcuni studi sostengano che questo nuovo tappo possa rilasciare nel vino sostanze cancerogene.

Nicola Taffuri

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