Novello ai blocchi di partenza. Dalla mezzanotte e un minuto di mercoledì 5 novembre sarà possibile cominciare a stappare le 17 milioni di bottiglie di "vino nuovo" prodotte in Italia con la vendemmia 2008, quella che si è appena conclusa.
Questa ricorrenza che in Francia chiamano "déblocage" darà il via alla mescita e alla vendita del Novello in tutta la Penisola, con ben due settimane di anticipo rispetto a quanto avviene Oltralpe, dove il vino nuovo di Beaujolais entra in commercio ogni anno a partire dal 3° giovedì di novembre, che quest'anno cade il giorno 20.
A differenza di quanto avviene in Francia, dove il Novello si fa nella zona di Beaujolais, a est del Massiccio Centrale, con le uve del vitigno gamay, nel nostro Paese si produce ovunque, usando peraltro le uve più disparate, dalle internazionali merlot, syrah, cabernet a quelle autoctone. E così abbiamo un Novello da uve barbera in Lombardia, ciliegiolo e sangiovese in Toscana, teroldego in Trentino, aglianico e piedirosso in Campania, nero d'Avola in Sicilia e via dicendo.
Veneto e Toscana sono le due regioni che ne producono di più, mentre tra i più noti produttori troviamo Cavit, Banfi, Antinori, Sella & Mosca e Ruffino.
Il vino Novello costa in media tra i 3 e gli 8 euro a bottiglia e deve essere consumato entro la fine dell'inverno, affinché mantenga inalterate le proprie caratteristiche. Ideale con le castagne e i salumi, le verdure in pinzimonio e i formaggi piccanti a pasta molle, possiamo anche andare oltre e provarlo con le zuppe un po' piccanti, i pesci arrosto e al cartoccio, il baccalà in umido e fritto, le lumache e l'anguilla. Il segreto è riuscire a sfruttare i suoi aromi di frutta fresca e la sua buona acidità per dare valore alle nostre pietanze.
Una raccomandazione...
Per quanto buono possa essere, un vino Novello avrà sempre un gusto più leggero e meno impegnativo di qualsiasi altro vino.
Di conseguenza, se abbiamo intenzione di portare in tavola altri vini, siano essi bianchi o rossi, serviamo il Novello per primo se non vogliamo che dal confronto ne esca con le ossa rotte!
Curiosità: gamay d'Italia
Il gamay è un'uva a bacca rossa che in Francia è usata per fare il Beaujolais Nouveau. Tuttavia la ritroviamo anche in alcune zone dell'Italia centrale, dove dà origine a vini rossi di maggiore struttura e importanza. Si è adattato alla grande soprattutto al clima mite del Trasimeno, dove viene vinificato anche in purezza dando vini che si sposano alla meraviglia con la cucina locale a base di pesce di lago.
Nicola Taffuri
lunedì 3 novembre 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento