giovedì 26 dicembre 2013

Un Moscato di montagna

 Le feste di fine anno sono un momento unico per assaggiare vini e stappare bottiglie che amici, parenti e anche noi stessi abbiamo "tenuto da parte" in attesa della proverbiale "occasione giusta". Bottiglie che abbiamo in cantina da anni, così come, più semplicemente, souvenirs di recenti vacanze.
Come il Moscato secco di Chambave che mio cugino aveva preso in Val d'Aosta durante un soggiorno estivo a Courmayeur. Destinato da mesi ad accompagnare i tradizionali antipasti di mare del pranzo di Natale: salmone, cappesante, scampi e cozze gratinate.

Vallée d'Aoste Doc Chambave Muscat 2012 "La crotta di vegneron"
Le uve di Moscato Bianco, utili alla vinificazione del Vallée d’Aoste Chambave Muscat DOC, raggiungono la giusta maturazione nei vigneti dislocati sulle colline di Chambave, Pontey, Verrayes, Saint-Denis, Châtillon e Saint-Vincent. Qui, a 30 km dal fondovalle e dal confine con il Piemonte, la cantina cooperativa "La crotta di vegneron" raccoglie le uve dei 120 soci produttori e le vinifica declinandole in 15 vini della macro Doc Valle d'Aosta, dal Petit Rouge al Fumin, fino, appunto, al Muscat de Chambave.
Colore giallo paglierino brillante con riflessi dorati e di bella consistenza, al naso svela un ventaglio di profumi di fiori gialli, pesca e frutta tropicale, da cui emerge nitido l'aroma del litchi a coprire le note di erbe aromatiche che ci aspetteremmo più evidenti da un moscato. Sensazioni che si ripresentano in bocca in un corpo caldo, fruttato, morbido e di ottima acidità, con una decisa vena amarognola finale ricorrente nei vini da uve aromatiche. Un Moscato, per chi non conosce la tipologia, senza dubbio "spiazzante", tanto che si potrebbe facilmente confondere con un Gewurztraminer altoatesino. Infatti l'ho apprezzato decisamente di più con la fontina di fine pasto piuttosto che con le entrée di pesce, eccezion fatta per gli scampi. Per queste molto meglio lo Spumante Fripon Extra Dry, altro souvenir altoatesino da uve prié blanc e muller thurgau, le più alte d'Europa perché coltivate vis-à-vis con il ghiacciaio del Monte Bianco.
Voto: 80.